Il sorriso di Giovanni

Il sorriso di Giovanni

Giovanni Marongiu

Giovanni Marongiu nasce a Cabras (Or) nel 1929. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo Classico "De Castro" a Oristano, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Ateneo di Cagliari. Fin dagli anni dell'adolescenza si impegna all'interno del movimento giovanile diocesano di Azione Cattolica, approfondendo lo studio delle problematiche economiche e sociali del territorio; al contempo si mostra, al pari, impegnato nel processo educativo dei giovani.
Nel 1955 decide di lasciare l'amata terra sarda, per continuare i suoi studi a Roma, laddove consegue la laurea in Giurisprudenza, discutendo una tesi dal titolo "Attività di controllo e indirizzo della Pubblica Amministrazione".
Nel 1958 comincia la collaborazione con il ministro Giulio Pastore, allora presidente del Comitato dei Ministri per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno; allorquando Vittorio Bachelet lasciò l'incarico di responsabile dell'ufficio legislativo del ministero, egli venne chiamato a raccoglierne l'eredità. Nel 1966 conseguì a Roma la libera docenza.
Da quel momento il suo cursus onorum fu un crescendo di cariche prestigiose e di grande responsabilità. Egli fu dal 1963 al 1971 membro del CdA della Cassa del Mezzogiorno; dal 1967 al 1976 fu presidente del Formez; dal 1975 al 1993 presidente della Fondazione Giulio Pastore; nel 1976 divenne docente ordinario di Diritto Amministrativo.
Insegnò presso la Scuola Superiore della P.A., presso la LUISS di Roma e, sempre a Roma, presso l'Università Tor Vergata.
Al culmine di un percorso da studioso e tecnico, nel 1990 fu chiamato dal Presidente Giulio Andreotti, a coprire l'ufficio di Ministro per gli interventi straordinari per il Mezzogiorno, restando in carica dal luglio 1990 all'aprile 1991, quando, con la caduta del governo, dismise l'incarico.
Giovanni Marongiu, stroncato, anzitempo, da un male incurabile, muore a Roma, il 10 Novembre 1993.

Le sue spoglie mortali riposano presso la cappella di famiglia, nel cimitero di Cabras.

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